Perché entrare in marina se puoi essere un pirata?
STEVE JOBS 1955-2011
Più di cento pezzi iconici direttamente dalla più grande collezione europea Apple.
Da un’idea di Giuseppe Forello, fondatore di MEC Museum e
Marco Boglione, fondatore e presidente del Gruppo BasicNet
Curatrice: Cecilia Botta
Concept designer: Francesco Ferla
Why join the navy if you can be a pirate?
All’inizio degli anni Ottanta vi era una vera e propria battaglia all’interno della Apple. L’azienda si era trasformata, era quotata in borsa e contava migliaia di dipendenti. Steve Jobs, sempre più inquieto e combattivo, non si accontentava di fare soldi con l’Apple II, voleva una nuova rivoluzione. Il consiglio di amministrazione lo emarginò e gli tolse il progetto del Lisa, relegandolo alla direzione di quello che allora sembrava un progetto minore: il Macintosh. Con la rabbia e l’entusiasmo di un giovane rivoluzionario, Jobs si rimboccò le maniche e stimolò il gruppo di giovanissimi progettisti (che lui chiamava «pirati») a produrre «una macchina di folle bellezza» che avrebbe cambiato per sempre il mondo dell’informatica e non solo.
Credits
STEVE JOBS 1955-2011
PIÙ DI CENTO PEZZI ICONICI DIRETTAMENTE DALLA PIÙ GRANDE COLLEZIONE EUROPEA APPLE.
Da un’idea di Giuseppe Forello, fondatore di MEC Museum e
Marco Boglione, fondatore e presidente del Gruppo BasicNet
Curatrice: Cecilia Botta
Concept designer: Francesco Ferla
Testi a cura di Cecilia Botta e Massimo Temporelli
Advisor: Massimo Temporelli
Video interviste: libreria 8-BIT Generation
Immagini Steve Jobs in mostra: Normann Seef
Immagini schede logiche e computer: Francesco Ferla
Mostra fotografica “tempio”: scatti di Jean Pigozzi e Diane Walker
Archivio: Giuseppe Forello e BasicNet
Video Editing: Studio Falzone
PR: Anna Maria Terenghi
Comunicazione: Albamedia
Stampa: Labservicephoto
Progetto dello Spazio Museale: Fabia Adelfio ed Enrico Anello
Ufficio Stampa: Gran Via
Uno speciale ringraziamento a:
Italiana Impianti Srl
Ebanisteria Mastrogiovanni
Lavori in ferro Di Francesco Antonio ed un particolare ringraziamento a Toni Scoperto